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Beh... la premessa è... i ladri nn possono rubare l'amore... ma spesso l'amore rende ladri... Cercate di vivere la vita e goderne della sua felicità... e poi... se vi stuzzica la curiosità... seguitemi!!!

1 marzo 2010

Sara









Questo profumatissimo mandorlo in fiore

proviene direttamente dal giardino

di Sara (Il resto della Tela)

che gentilmente me ne ha donato un ramo

per scacciare pensieri negativi...






http://ilrestodellatela.blogspot.com/




Grazie infinite Sara del dolce pensiero

e per il sorriso che mi regali...









Ed ora alcune notiziole:


Il mandorlo è il simbolo della nascita e della resurrezione.

È il primo albero a sbocciare in primavera e perciò simboleggia il rinnovarsi della natura.

Il suo significato esoterico è strettamente legato al suo frutto, la mandorla, che ne rispecchia il segreto, il mistero che va conquistato rompendo il suo guscio, che protegge il seme.

Alcuni riti sacri comportano il fare indigestione di mandorle, che si ritiene apportino sapienza.

Infatti la mandorla, essendo nascosta, incarna l’essenza spirituale, la saggezza.

La mandorla per la sua forma ovoidale è collegata alla matrice, come simbolo di fecondità, di nascita primordiale dell’universo.

E splendide e singolari tradizioni mitiche di origine frigia si fanno convergere sul mandorlo, collegandosi con più remote reminiscenze semitiche...




Nel mito di Attis, il mandorlo amaro diventa simbolo del dolore umano, dal quale può germogliare tuttavia una nuova prodigiosa fecondità di vita.



Nel mito di Cibele, il mandorlo è l'albero vigilante, destato dal freddo sonno invernale, che fiorisce splendidamente dal sangue della Grande Madre degli Dei.



E ancora non poteva certo mancare la leggenda che narra di una principessa greca di nome Filide che si innamorò di Acamante, valoroso figlio di Teseo.

Quando gli Achei partirono alla volta di Troia anche lui, giovane e forte guerriero si unì alla spedizione.

Passarono gli anni e per Filide l'attesa del ritorno del suo amato sembrava non volere finire mai.

La giovane trascorreva il suo tempo in una spiaggia in preda alla preoccupazione ed alla disperazione, nella speranza di vedere apparire all'orizzonte la nave che avrebbe riportato Acamante a casa.

Ma l'ansia fu troppa, tanto da spezzare il suo giovane cuore, così la povera Filide morì di crepacuore credendo che il suo amato non avrebbe più fatto ritorno dalla guerra.

Acamante, però non era morto.

Solo innumerevoli traversie ne stavano ritardando il rientro dopo che, caduta Troia, la flotta achea aveva issato le vele per rientrare in patria.

Ma quando finalmente giunse era già troppo tardi: la sua amata Filide era già morta.

Sulla spiaggia, però, là dove lei aveva trascorso lunghe ore di tristezza e di pianto, Acamante trovò uno snello albero di mandorlo.

Preso anche lui dalla disperazione e dallo sconforto, abbracciò ed accarezzò il tronco, perso nel ricordo del suo amore, all'improvviso la pianta si coprì di fiori candidi e profumati.













2 commenti:

  1. Ciao carissima Paoletta! Complimenti per questo bellissimo post e per queste notizie molto interessanti sul mandorlo che non conoscevo, oome la leggenda della principessa Filide.
    Un grande abbraccio a te dolce e carissima Paoletta con l'aufurio di trascorrere una felice giornata!
    Ciauuuuzzzz

    RispondiElimina
  2. Grande PAOLAAAAA!!!
    GRAZIE MI SENTO ONORATA DI STARE NEL TUO SCRIGNO.
    UN ABBRACCIO.

    RispondiElimina

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